Indennità di maternità

Chi ha diritto
È corrisposta alle professioniste per i due mesi antecedenti la data del parto e per i tre mesi successivi.
È corrisposta anche in caso di aborto spontaneo o terapeutico e in caso di adozione, affidamento in preadozione, affidamento provvisorio.
Come viene calcolata
L’indennità è pari all' 80% di cinque dodicesimi del reddito professionale.
Quale reddito professionale si considera quello percepito e dichiarato come reddito di lavoro autonomo nel 2° anno precedente la data dell’evento.
In ogni caso, l’importo dell’indennità di maternità non può essere inferiore a € 5.961,28 o superiore a € 29.806,40 (valore 2024).
Ulteriori prestazioni
L’indennità di maternità è riconosciuta, esclusivamente per gli eventi nascita e adozione o affido, anche per ulteriori tre mesi a seguire dalla fine del periodo di maternità, in caso di reddito complessivo dichiarato ai fini fiscali nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità inferiore ad € 9.280,47 (valore 2024).
In caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza, certificate dalla ASL, spetta l’indennità di maternità anche per i mesi antecedenti i due mesi prima del parto.
Indennità di paternità
Spetta all’iscritto CNPR, padre del bambino, per il periodo in cui sarebbe spettata alla madre libera professionista o per la parte residua, in caso di morte o di grave infermità della madre ovvero di abbandono, nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre.